Due scaldini da collezione molto antichi.
Lo scaldino, un oggetto antico per antonomasia e ogni tanto reperibile nei banchi delle Brocante. ormai tramontato da tempo, così lontano dalla nostra realtà che forse i più giovani neanche ne conoscono l'esistenza.
Utilissimo fino a poco meno di un secolo fa, quando non c'erano termosifoni e riscaldamento a pavimento, quando nelle fredde sere invernali era una piccola consolazione, un po' di tepore per riscaldare le membra.
Non mi fa venire alla mente pensieri tristi, ma modi di vivere assai diversi dall'odierno.
Gli scaldini potevano essere di vari modelli, da qualche parte ne dovrei avere uno in rame del primo '900 ma quelli che sto per proporvi in questo post sono assai più vecchi, del '700 così mi è stato detto al tempo dell'acquisto e dopo tante ricerche dico che ciò è possibile.
Sia la forma semplice, ma perfettamente idonea all'uso, la grandezza, il tipo di terraglia, tutto corrisponde.
La terraglia usata per la fabbricazione di questi scaldini è chiamata invetriata nera. Non è una vera e propria terraglia ma semplice terracotta rivestita da una vetrina piombifera scura molto lucida, a tratti luminescente per la presenza di ossidi coloranti.
La terraglia usata per la fabbricazione di questi scaldini è chiamata invetriata nera. Non è una vera e propria terraglia ma semplice terracotta rivestita da una vetrina piombifera scura molto lucida, a tratti luminescente per la presenza di ossidi coloranti.
L'origine di questi scaldini potrebbe essere Veneta o Ligure, quando acquisti in giro a mercatini non sai mai quel dato oggetto che percorso ha fatto per arrivare nelle tue mani.
E' il bello dell'oggetto d'epoca, la sua storia intrinseca e misteriosa che lo rende unico e prezioso oltre ogni parametro. E' questa scia di mistero che lo rende affascinante, un oggetto della brocante è qualcosa che ti fa battere il cuore, per mille e mille motivi sempre diversi.
Ad esempio esaminiamo questi due scaldini che individueremo con A e B sono simili ma non uguali.
Lo scaldino A è più piccolo di pochi cm. dall'altro, è alto cm 27 con un diametro di 15 cm. La forma è molto simile ma lo scaldino B a la parte sottostante più piccola pur essendo un po' più grande. Ha un decoro molto semplice in verticale un po' sbieco tutt'intorno, anche l'altro scaldino presenta un decoro simile ma leggermente diverso. Entrambi hanno sfumature colorate date dagli ossidi.
Ma ora parliamo della parte più affascinante di un oggetto che possiamo senza ombra di dubbio definire antico, molto antico, sono i segni che i secoli hanno lasciato in esso.
Un oggetto d'uso quotidiano, almeno per alcuni mesi ogni anno, abbastanza economico non era trattato con molto riguardo, presumo godesse del riguardo dato ad un comune tegame. Però era utile e non è che si avessero molti scaldini in casa quindi al bisogno doveva essere riparato.
Ad esempio esaminiamo questi due scaldini che individueremo con A e B sono simili ma non uguali.
Scaldino A
Lo scaldino A è più piccolo di pochi cm. dall'altro, è alto cm 27 con un diametro di 15 cm. La forma è molto simile ma lo scaldino B a la parte sottostante più piccola pur essendo un po' più grande. Ha un decoro molto semplice in verticale un po' sbieco tutt'intorno, anche l'altro scaldino presenta un decoro simile ma leggermente diverso. Entrambi hanno sfumature colorate date dagli ossidi.
Ma ora parliamo della parte più affascinante di un oggetto che possiamo senza ombra di dubbio definire antico, molto antico, sono i segni che i secoli hanno lasciato in esso.
Un oggetto d'uso quotidiano, almeno per alcuni mesi ogni anno, abbastanza economico non era trattato con molto riguardo, presumo godesse del riguardo dato ad un comune tegame. Però era utile e non è che si avessero molti scaldini in casa quindi al bisogno doveva essere riparato.
Sono le riparazioni che vediamo nei vecchi oggetti che mi danno emozioni, le mani che le hanno realizzate, l'ingegno delle tecniche rapportato ai pochi mezzi del tempo.
Nello scaldino A un semplice fil di ferro serve da rinforzo. Lo scaldino è stato molto usato e presenta una leggera fessurazione in alto quindi onde evitare che potesse rompersi è stato rinforzato intorno e nel manico con del fil di ferro.
Piccole parti sono scoperte dalla vetrina e lasciano vedere una bella terracotta dal caldo colore.
Scaldino B
Alto 29 cm ha la circonferenza di cm 17. Le luminescenze sono più accentuate in questo scaldino. Il fondo, come già accennato, è più piccolo pur essendo leggermente più capiente.
Questo tipo di riparazione era abbastanza comune, ho un piatto antico con una riparazione simile e ricordo anche qualche altro manufatto che ha questo tipo di intervento. Mi son sempre chiesta come facessero a bucare terracotta o maiolica per mettere questi fil di ferro a mo di ganci. Nella foto sopra vedete che il retro del manico riparato è perfetto, non ha alcun segno della riparazione che sta nella parte esterna.
Ho voluto soffermarmi in modo particolare su questi manufatti, lievemente sbrecciati alla base ma pieni di fascino. Vorrei potervi narrare ancora più cose ma non ne sono a conoscenza.
Chissà quante gelide mani hanno scaldato, quante ginocchia li hanno sorretti, in quali case erano e dove venivano riposti durante l'estate, mentre in inverno li immagino sui grandi ripiani di camini fumanti pronti ad accogliere le braci sul far della sera, guardati quasi con riconoscenza per il tepore che emanavano quando le case erano fredde e nessuna ricchezza del tempo poteva impedire che il gelido inverno s'impadronisse allo stesso modo di palazzi e castelli, di casolari e cascine.
Mi piacerebbe se un giorno il progresso avesse la possibilità di raccontarci il vissuto di ogni oggetto del passato, una specie di DNA che narrasse ai posteri ciò che quel dato oggetto ha vissuto e attraverso il quale la storia di altri uomini si è intrecciata fino ad arrivare a noi. Ecco che anche la permanenza in casa mia, semplice e muta sul ripiano di una vecchia etagere, apparirebbe come un momento di quiete dopo una vita faticosa. Mi dispiace separarmi da ogni oggetto che possiedo ma credo sia giusto che ogni oggetto abbia più vite, una per ogni persona che l'ha posseduto.
Prezzo: 89 € cadauno comprese spese di spedizione
In questo scaldino il decoro è più preciso ed evidente
Anche qui troviamo delle piccole riparazioni. Il manico era forse la parte più delicata, più suscettibile alle rotture. Qui abbiamo una riparazione fatta con del fil di ferro e un impasto che si ripete anche sotto il bordo.
Ho voluto soffermarmi in modo particolare su questi manufatti, lievemente sbrecciati alla base ma pieni di fascino. Vorrei potervi narrare ancora più cose ma non ne sono a conoscenza.
Chissà quante gelide mani hanno scaldato, quante ginocchia li hanno sorretti, in quali case erano e dove venivano riposti durante l'estate, mentre in inverno li immagino sui grandi ripiani di camini fumanti pronti ad accogliere le braci sul far della sera, guardati quasi con riconoscenza per il tepore che emanavano quando le case erano fredde e nessuna ricchezza del tempo poteva impedire che il gelido inverno s'impadronisse allo stesso modo di palazzi e castelli, di casolari e cascine.
Mi piacerebbe se un giorno il progresso avesse la possibilità di raccontarci il vissuto di ogni oggetto del passato, una specie di DNA che narrasse ai posteri ciò che quel dato oggetto ha vissuto e attraverso il quale la storia di altri uomini si è intrecciata fino ad arrivare a noi. Ecco che anche la permanenza in casa mia, semplice e muta sul ripiano di una vecchia etagere, apparirebbe come un momento di quiete dopo una vita faticosa. Mi dispiace separarmi da ogni oggetto che possiedo ma credo sia giusto che ogni oggetto abbia più vite, una per ogni persona che l'ha posseduto.
Prezzo: 89 € cadauno comprese spese di spedizione